Modalità di convivenza e di partecipazione felice – versione agosto 2010

Come deciso nell’assemblea InterGas dell’11 settembre si pubblicano i seguenti documenti:

1) Sintetico riepilogo del cammino che ha condotto alla versione attuale del documento (cronologia).

2) Evidenza degli articoli modificati rispetto alla penultima versione.

3) Documento “Modalità di convivenza e partecipazione felice” (versione agosto 2010).

 

1) Cronologia

26 novembre 2009
Alessandro manda in lista la prima versione del documento scritto dal gas Equobaleno, con la proposta di discuterne all’interno dei singoli gas e all’intergas del 19 dicembre.
Il documento è in pratica un tentativo di individuare alcune regole di funzionamento e di determinazione del consenso. Vuole essere la base di un percorso che tutti i gas insieme potranno costruire.
19 dicembre 2009
A causa di una nevicata l’Intergas è pochissimo partecipato; viene fissata una nuova data (16 gennaio 2010) con il documento all’Odg

16 gennaio 2010
Il documento viene discusso (vedi verbale sul sito nella sezione Archivio Intergas). La discussione fa emergere alcune criticità e alcune richieste di chiarimenti.
L’approvazione viene rimandata all’intergas successivo (6 marzo); un gruppo di lavoro viene incaricato di rielaborare il documento sulla base di quanto risultato dalla discussione.

 

febbraio 2010
La riunione del gruppo di lavoro è convocata a Colonnata, il 17 febbraio

5 marzo 2010
Alessandro invia in lista una seconda versione con alcune modifiche. Successivamente (21 marzo) Oliver ne invia una terza con una mail che spiega il percorso delle modifiche.

6 marzo 2010
La discussione sul documento è rimandata all’intergas successivo (8 maggio)

8 maggio 2010
Il documento è discusso ma non ancora approvato (ancora perplessità, in particolare sulla parte democrazia; cfr verbale sul sito). Viene quindi incaricato di nuovo il gruppo di lavoro e rinviato il tutto all’intergas successivo

3 luglio 2010
Il documento non è all’ordine del giorno

Agosto 2010
riunione del gruppo di lavoro e rielaborazione del documento

Settembre 2010
Invio in lista e presentazione all’intergas dell’11.

6 Novembre 2010

Il documento sarà sottoposto all’assemblea per l’approvazione.

2) Evidenza degli articoli modificati rispetto alla penultima versione.

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Rispetto all’ultima versione (discussa nell’assemblea dell’8 maggio 2010) sono stati modificati i seguenti punti (il nuovo articolo è in grassetto):

 

Articolo 3 (Le finalità della rete intergas), punto 1, lettera d

 

d) Svolgere una funzione sociale di corpo intermedio e di rappresentanza delle istanze del movimento dei GAS.

d) Svolgere una funzione di rappresentanza delle istanze del movimento dei GAS con modalità decise in assemblea.

 

Articolo 6 (l’assemblea della rete Intergas)

 

(3. Ogni GAS partecipa con il numero di persone che ritiene opportuno. (?) (vedi Art. 10 n.3 e 4)

 

Il punto 3 viene reintrodotto:

 

3. Ogni Gas partecipa con il numero di persone che ritiene opportuno

 

L’odg è stilato dal “GAS ospitante” in base alle richieste dei GAS aderenti alla rete intergas durante l’assemblea precedente e attraverso gli strumenti di partecipazione informatica.

6. L’odg è stilato dal “GAS ospitante” in base alle richieste dei GAS e delle persone aderenti ai GAS durante l’assemblea precedente e attraverso gli strumenti di partecipazione informatica.

 

Punto 9 (ora punto 10)

 

9. Il verbale dell’assemblea viene inviato per conoscenza a tutti i GAS della rete intergas e messo a disposizione attraverso gli strumenti di partecipazione informatica alla libera consultazione di tutti.  Dopo una settimana dall’invio, in assenza di proposte di correzione o integrazioni, il verbale si ritiene approvato. Nel caso di modifiche al verbale l’approvazione si pospone di un’ulteriore settimana con le stesse modalità.

 

10. Il verbale dell’assemblea viene inviato per conoscenza alla lista Intergas e messo a disposizione attraverso gli strumenti di partecipazione informatica alla libera consultazione di tutti. Modifiche e integrazioni al verbale devono essere inviate al gasista che lo ha compilato nelle due settimane successive. In assenza di modifiche e integrazioni il verbale si ritiene approvato.

 

Articolo 7 (Gli strumenti di partecipazione informatica)

 

Punto 1:

 

1.    Sono strumenti di partecipazione informatica il sito internet della rete dei gas fiorentini, in particolare attraverso il forum di discussione, e la mailing-list (si specifica che l’attuale lista gasfiorenti@inventati.org. Questo indirizzo e-mail è protetto dallo spam bot. (Abilita Javascript per vederlo. è nata prima della creazione dell’Intergas fiorentino, e quindi che l’iscrizione a questa lista non è vincolata alla partecipazione all’Intergas)

 

1.    Sono strumenti di partecipazione informatica il sito internet della rete dei gas fiorentini, in particolare attraverso il forum di discussione, e la mailing-list.

 

Si aggiunge un punto 4:

 

4.     La mailing-list è aperta a tutte e tutti ad eccezione di coloro che rientrano nelle categorie di incompatibilità (vedi art. 11).

 

Articolo 10 – Democrazia

 

1. Ogni persona aderente a un GAS  può proporre un argomento all’ordine del giorno è titolata a partecipare all’assembla e a prendere la parola.

1. Ogni persona aderente a un Gas può partecipare all’assembla e prendere la parola. Nel caso l’intervento sia a titolo personale e non rifletta l’opinione del proprio gas, dovrà essere specificato.

 

2. Ogni GAS persona aderente ad un può proporre un argomento all’ordine del giorno dell’assemblea attraverso i suoi delegati durante le assemblee o attraverso gli strumenti di partecipazione informatici.

2. Ogni persona aderente a un Gas può proporre un argomento all’ordine del giorno dell’assemblea durante le assemblee o attraverso gli strumenti di partecipazione informatici.

 

3. Al fine di permettere una discussione serena tra tutti i partecipanti utile a raggiungere decisioni condivise, il facilitatore, in base al numero dei partecipanti, agli argomenti all’odg ed al tempo a disposizione per l’assemblea, decide se applicare i successivi commi  4 e 5.

3. Al fine di permettere una discussione serena tra tutti i partecipanti utile a raggiungere decisioni condivise, il facilitatore, in base al numero dei partecipanti, agli argomenti all’odg ed al tempo a disposizione per l’assemblea, decide se suddividere l’assemblea in gruppi, ciascuno dei quali affronterà la discussione separatamente e ne riporterà il risultato in plenaria dove sarà presa la decisione.

 

4. Ad ogni assemblea, ogni GAS aderente individua tra i propri gasisti che partecipano alla riunione un massimo di due persone delegate ad intervenire per nome e per conto del proprio GAS, se così stabilito dal facilitatoreEliminato

5. Nella discussione degli argomenti all’ordine del giorno dell’assemblea intervengono prioritariamente coloro che sono delegati dai GAS aderenti alla rete intergas e successivamente i delegati dei GAS ospiti e gli altri gasisti presenti. Eliminato

 

6. Il facilitatore, esaurita l’introduzione e la discussione di un punto all’odg della riunione, propone all’assemblea di rinviare la decisione all’assembla successiva in modo da avere maggiori informazioni e permettere la discussione all’interno dei singoli GAS, oppure propone una sintesi che tenga presenti tutte le posizioni emerse dal dibattito e chiede ai delegati presenti se la decisione ha il consenso dell’assemblea.

4. Il facilitatore, esaurita l’introduzione e la discussione di un punto all’odg della riunione, propone all’assemblea di rinviare la decisione all’assembla successiva in modo da avere maggiori informazioni e permettere la discussione all’interno dei singoli GAS, oppure propone una sintesi che tenga presenti tutte le posizioni emerse e chiede ai presenti se la decisione ha il consenso dell’assemblea.

 

7. Se non ci sono delegati contrari o astenuti la decisione è assunta dall’assemblea all’unanimità.

5. Se non ci sono partecipanti contrari o astenuti la decisione è assunta dall’assemblea all’unanimità.

 

8. Nel caso in cui uno o più delegati siano contrari alla sintesi proposta dal facilitatore (blocco), il facilitatore valuta se riaprire la discussione e in seguito proporre una nuova sintesi, rinviare alla riunione successiva l’argomento oppure dichiarare che la decisione non ha il consenso dell’assemblea.

6. Nel caso in cui uno o più partecipanti siano contrari alla sintesi proposta dal facilitatore (blocco), il facilitatore valuta se (a) riaprire la discussione e in seguito proporre una nuova sintesi, (b) rinviare alla riunione successiva l’argomento oppure (c) dichiarare che la decisione non ha il consenso dell’assemblea .

 

9. Nel caso in cui uno o più delegati non partecipino alla decisione astenendosi dichiarino di astenersi dalla decisione (stare da parte) l’assemblea ascolta le loro motivazioni, che vengono verbalizzate, dopo di che viene chiesto nuovamente il consenso e in assenza di contrarietà la decisione è approvata per consenso.

7. Nel caso in cui uno o più partecipanti dichiarino di astenersi dalla decisione (stare da parte) l’assemblea ascolta le loro motivazioni, che vengono verbalizzate, dopo di che viene chiesto nuovamente il consenso e in assenza di contrarietà la decisione è approvata per consenso.

 

10. Nel caso in cui solo uno o più gasisti, non delegati dal proprio GAS, si dichiarino contrari alla sintesi proposta dal facilitatore, in disaccordo anche con il proprio GAS, la decisione è assunta dall’assemblea e la posizione critica viene verbalizzata. Eliminato

 

11. Nel caso previsto dal comma 8, in cui la decisione su un argomento all’ordine del giorno sia stata rinviata all’assemblea successiva perchè non si è riusciti a trovare una sintesi delle posizioni emerse, l’assemblea costituisce un gruppo di lavoro ad acta con l’obiettivo di trovare una sintesi condivisa. Al suddetto gruppo di lavoro ad acta partecipano di diritto coloro che hanno espresso contrarietà alla sintesi proposta dal facilitatore, colui che ha proposto l’argomento all’ordine del giorno e tutti gli interessati a partecipare al gruppo di lavoro. Il gruppo di lavoro si riunisce prima dell’assemblea successiva e si impegna a trovare una sintesi condivisa.

8. Nel caso previsto dal comma 6 (b), in cui la decisione su un argomento all’ordine del giorno sia stata rinviata all’assemblea successiva perché non si è riusciti a trovare una sintesi delle posizioni emerse, l’assemblea costituisce un gruppo di lavoro ad acta con l’obiettivo di trovare una sintesi condivisa. Al suddetto gruppo di lavoro partecipano coloro che hanno espresso contrarietà alla sintesi proposta dal facilitatore, colui che ha proposto l’argomento all’ordine del giorno e tutti e tutte gli interessati/e a partecipare al gruppo di lavoro. Il gruppo di lavoro si riunisce prima dell’assemblea successiva e si impegna a trovare una sintesi condivisa.

 

12. Nel caso in cui il gruppo di lavoro non sia riuscito a trovare una sintesi condivisa delle posizioni emerse, dopo aver relazionato attraverso gli strumenti di partecipazione informatica e durante la prima assemblea utile, il facilitatore verbalizza le diverse posizioni in un verbale di mancato accordo. Ogni GAS mantiene le proprie prerogative sul tema in questione ed è libero di agire per conto proprio in merito.

9. Nel caso in cui il gruppo di lavoro non sia riuscito a trovare una sintesi condivisa delle posizioni emerse, dopo aver relazionato attraverso gli strumenti di partecipazione informatica e durante la prima assemblea utile, il facilitatore verbalizza le diverse posizioni in un verbale di mancato accordo. Ogni GAS mantiene le proprie prerogative sul tema in questione ed è libero di agire per conto proprio in merito.

 

 3) Documento “Modalità di convivenza e partecipazione felice (versione agosto 2010).

 

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TITOLO I – Principi costitutivi

 

Articolo 1 – Definizione di GAS e InterGAS

 

1.     GAS è l’acronimo di Gruppo di Acquisto Solidale. Il Gruppo d’acquisto solidale è un gruppo di persone, formale o informale, che ha deciso di compiere insieme, in modo critico e consapevole, l’atto politico dell’Acquisto* con criteri di Sostenibilità determinati dal gruppo stesso e con modalità comunque reciprocamente mutualistiche.

2.     Per InterGAS Fiorentino si intende la rete dei GAS che sono presenti nel territorio della provincia di Firenze e Prato.

 

Articolo 2 – Principi fondamentali

 

1.     I GAS aderenti all’intergas fiorentino condividono i principi del documento nazionale dei GAS.

 

Articolo 3 – Le finalità della rete intergas

 

1.    La rete intergas ha le seguenti finalità:

a)              Svolgere un’azione culturale verso i temi del movimento dei GAS, con la realizzazione e la partecipazione ad eventi, seminari, manifestazioni;

b)              Svolgere una funzione di informazione e formazione (tutoraggio) verso tutti coloro che intendono realizzare nuovi GAS;

c)              Svolgere una funzione di scambio di informazioni reciproche tra i GAS del territorio fiorentino e una funzione di coordinamento per gli ordini comuni così detti intergas;

d)              Svolgere una funzione di rappresentanza delle istanze del movimento dei GAS con modalità decise in assemblea.

 

Articolo 4 – Adesione alla Rete InterGAS

 

1.     L’adesione da parte di un GAS all’intergas è libera e volontaria.

2.     L’adesione deve essere formalizzata durante una assemblea della rete intergas.

3.     Qualora un GAS decida di non aderire più alla rete intergas lo deve formalizzare durante la prima assemblea utile della rete intergas.

 

 

TITOLO II – Delle strutture e delle forme organizzative

 

Articolo 5 – Gli organi della rete intergas e altre definizioni

 

1.    Per permettere il perseguimento delle finalità della rete intergas sono previsti i seguenti organi e strumenti:

a)      L’assemblea;

b)      Gli strumenti di partecipazione informatici;

c)      I gruppi di lavoro;

d)      I referenti.

2. Si definiscono inoltre per maggior chiarezza le seguenti figure:

a)              Gasisti: persone che fanno parte di un GAS;

b)              GAS ospiti: i GAS che non aderiscono alla rete intergas ma che partecipano alle assemblee in qualità di ospiti;

c)              GAS ospitanti: il GAS che ospita nella propria sede l’assemblea della rete intergas;

d)             Il facilitatore: è una persona che, sia che faccia parte dell’assemblea o che sia esterno, si mantiene il più possibile neutrale rispetto alle questioni discusse, favorisce lo svolgimento delle riunioni promuovendo l’ascolto reciproco e la partecipazione di tutti i presenti al dibattimento, contribuisce a focalizzare la concretezza e gli obiettivi e facilita il percorso delle decisioni consensuali (cfr. Art. 10 Democrazia). Può avvalersi della collaborazione di persone che ricoprano altri ruoli della facilitazione, come lo scriba, il guardiano del tempo, il guardiano della porta, ecc. (cfr. documento “Introduzione al Processo di Consenso” di Bea Briggs). Il facilitatore, per poter svolgere questo ruolo, deve essere rispettato, riconosciuto e approvato dall’assemblea, la quale se lo ritiene può decidere di sostituirlo in qualsiasi momento.

 

Articolo 6 – L’assemblea della rete intergas

 

1.     L’assemblea periodica della rete intergas, di seguito detta assemblea, è l’organo di indirizzo della rete intergas e il luogo dove vengono prese le decisioni operative in merito allo svolgimento delle attività previste dalle finalità della rete intergas.

2.     All’assemblea partecipano tutti i GAS che aderiscono alla rete intergas, i GAS che vogliono esprimere la propria adesione e i “GAS ospiti” che non aderiscono ancora alla rete intergas.

3.    Ogni Gas partecipa con il numero di persone che ritiene opportuno.

4.    L’assemblea è convocata al termine dell’assemblea precedente presso la sede di un “GAS ospitante” con la logica della rotazione tra “gas ospitanti” e la diversa localizzazione nel territorio fiorentino.

5.    È compito del “GAS ospitante” stilare l’ordine del giorno dell’assemblea (di seguito detto odg), individuare la persona che svolge le funzioni di facilitatore, verbalizzare quanto discusso in assemblea.

6.    L’odg è stilato dal “GAS ospitante” in base alle richieste dei GAS e delle persone aderenti ai GAS durante l’assemblea precedente e attraverso gli strumenti di partecipazione informatica.

7.    Coloro che richiedono di introdurre un certo argomento all’odg comunicano durante l’assemblea precedente o attraverso gli strumenti di partecipazione informatica una breve descrizione del tema da affrontare.

8.    Il “GAS ospitante”, almeno due settimane prima dell’assemblea, comunica, attraverso gli strumenti di partecipazione informatica, l’odg così da permettere all’interno di ogni GAS una discussione sugli argomenti che saranno trattati durante l’assemblea.

9.    Il facilitatore, durante l’assemblea, permette una discussione serena tra tutti i partecipanti avvalendosi se lo ritiene necessario della collaborazione di persone che ricoprono altri ruoli della facilitazione.

10. Il verbale dell’assemblea viene inviato per conoscenza alla lista Intergas e messo a disposizione attraverso gli strumenti di partecipazione informatica alla libera consultazione di tutti. Modifiche e integrazioni al verbale devono essere inviate al gasista che lo ha compilato nelle due settimane successive. In assenza di modifiche e integrazioni il verbale si ritiene approvato.

11. All’inizio di ogni assemblea sono indicati due/tre gasisti/e che svolgeranno il servizio di tutoraggio ed informazione a favore dei gasisti ospiti alle attività dell’intergas.

12.  L’assemblea ha il potere di modificare le “regole di convivenza e di partecipazione felice”.

13.  L’assemblea può decidere di costituire un gruppo di lavoro.

14.  L’assemblea nomina i/le referenti.

15.  L’assemblea decide secondo quanto previsto dall’art. 10 – Democrazia.

 

Articolo 7 – Gli strumenti di partecipazione informatici

 

1.    Sono strumenti di partecipazione informatica il sito internet della rete dei gas fiorentini, in particolare attraverso il forum di discussione, e la mailing-list.

2.     I costi di funzionamento degli strumenti di partecipazione informatica sono sostenuti dai GAS aderenti alla rete intergas e comunque dai GAS che utilizzano tali servizi.

3.    Gli strumenti di partecipazione informatica non sono il luogo della decisone ma uno strumento di scambio e di confronto per facilitare in assemblea le decisioni.

4.     La mailing-list è aperta a tutte e tutti ad eccezione di coloro che rientrano nelle categorie di incompatibilità (vedi art. 11).

 

Articolo 8 – I gruppi di lavoro

 

1.     L’assemblea può decidere di costituire un gruppo di lavoro per realizzare le attività previste dalle finalità della rete intergas.

2.     I gruppi di lavoro, composti da coloro che decidono di partecipare, lavorano in piena autonomia, e relazionano in merito agli stati di avanzamento del proprio lavoro attraverso gli strumenti di partecipazione informatica e durante le assemblee.

3.     L’assemblea valuta e decide in merito al lavoro fatto dal gruppo di lavoro.

 

Articolo 9 – I referenti

 

1.     L’assemblea nomina una o più persone per essere referente di una specifica attività tra quelle previste dalle finalità della rete intergas.

2.     Il referente (o i referenti) svolgono il compito che l’assemblea ha attribuito loro relazionando attraverso gli strumenti di partecipazione informatica e durante le assemblee.

3.     I referenti decadono non appena svolto il compito previsto dall’assemblea.

 

Articolo 10 – Democrazia

 

1.    Ogni persona aderente a un Gas può partecipare all’assembla e prendere la parola. Nel caso l’intervento sia a titolo personale e non rifletta l’opinione del proprio gas, dovrà essere specificato.

2.    Ogni persona aderente a un Gas può proporre un argomento all’ordine del giorno dell’assemblea durante le assemblee o attraverso gli strumenti di partecipazione informatici.

3.    Al fine di permettere una discussione serena tra tutti i partecipanti utile a raggiungere decisioni condivise, il facilitatore, in base al numero dei partecipanti, agli argomenti all’odg ed al tempo a disposizione per l’assemblea, decide se suddividere l’assemblea in gruppi, ciascuno dei quali affronterà la discussione separatamente e ne riporterà il risultato in plenaria dove sarà presa la decisione.

4.    Il facilitatore, esaurita l’introduzione e la discussione di un punto all’odg della riunione, propone all’assemblea di rinviare la decisione all’assembla successiva in modo da avere maggiori informazioni e permettere la discussione all’interno dei singoli GAS, oppure propone una sintesi che tenga presenti tutte le posizioni emerse e chiede ai presenti se la decisione ha il consenso dell’assemblea.

5.    Se non ci sono partecipanti contrari o astenuti la decisione è assunta dall’assemblea all’unanimità.

6.    Nel caso in cui uno o più partecipanti siano contrari alla sintesi proposta dal facilitatore (blocco), il facilitatore valuta se (a) riaprire la discussione e in seguito proporre una nuova sintesi, (b) rinviare alla riunione successiva l’argomento oppure (c) dichiarare che la decisione non ha il consenso dell’assemblea .

7.    Nel caso in cui uno o più partecipanti dichiarino di astenersi dalla decisione (stare da parte) l’assemblea ascolta le loro motivazioni, che vengono verbalizzate, dopo di che viene chiesto nuovamente il consenso e in assenza di contrarietà la decisione è approvata per consenso.

8.    Nel caso previsto dal comma 6 (b), in cui la decisione su un argomento all’ordine del giorno sia stata rinviata all’assemblea successiva perché non si è riusciti a trovare una sintesi delle posizioni emerse, l’assemblea costituisce un gruppo di lavoro ad acta con l’obiettivo di trovare una sintesi condivisa. Al suddetto gruppo di lavoro partecipano coloro che hanno espresso contrarietà alla sintesi proposta dal facilitatore, colui che ha proposto l’argomento all’ordine del giorno e tutte e tutti gli interessati/e a partecipare al gruppo di lavoro. Il gruppo di lavoro si riunisce prima dell’assemblea successiva e si impegna a trovare una sintesi condivisa.

9.    Nel caso in cui il gruppo di lavoro non sia riuscito a trovare una sintesi condivisa delle posizioni emerse, dopo aver relazionato attraverso gli strumenti di partecipazione informatica e durante la prima assemblea utile, il facilitatore verbalizza le diverse posizioni in un verbale di mancato accordo. Ogni GAS mantiene le proprie prerogative sul tema in questione ed è libero di agire per conto proprio in merito.

 

Articolo 11 – Incompatibilità

 

1.     Sono incompatibili con la rete InterGas le società, comunque denominatesi GAS, che lucrano sulla loro attività.

2.     Sono incompatibili con la rete intergas le associazioni, comunque denominatesi GAS, che non prevedono nei loro statuti, secondo le normative vigenti, partecipazione e democrazia interna.

3.     Sono incompatibili con la rete intergas i gruppi di persone, comunque denominatesi GAS, che svolgono un’attività commerciale ai fini di lucro oppure che sono di emanazione o fanno diretto riferimento a partiti politici.

 

Articolo 12 – InterGas Toscano e Nazionale

 

1.     I GAS aderenti alla rete intergas fiorentina possono partecipare, in autonomia, anche alla rete dei gas toscani e nazionali.

2.     L’eventuale partecipazione alla rete intergas toscana e nazionale in modo organizzato da parte della rete intergas fiorentina è decisa in assemblea secondo quanto previsto dall’art. 10 – Democrazia.


*       Secondo gli insegnamenti di Francuccio Gesualdi

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