Giornata mondiale Stop TTIP 18.04.2015

Sabato 18 Aprile 2015
- ore 11.00 Flash Mob alla Stazione Leopolda
- ore 15.00 Presidio Ponte Santa Trinita  e Corteo Cittadino
poi corteo per le strade di Firenze con i “Fiati Sprecati”

GIORNATA GLOBALE DI MOBILITAZIONE
STOP TTIP

Video della Manifestazione: https://www.youtube.com/watch?v=ttn5JME2S_c

Partecipa alla raccolta firme

Volantino: Mobilitazione_internazionale_stop_ttip_20150418

Stop_TTIP_20150418_volantino.
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Volantino iniziativa:
cartolina_20150418

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TTIPTuesday: cinguettando verso il 18 aprile 2015
Si avvicina la giornata di mobilitazione globale contro i trattati di libero scambio come TTIP, CETA e TISA. In vista di questo importante appuntamento internazionale, si rafforzano le iniziative della campagna Stop TTIP Italia, dalla rete alle strade

Martedì 31 marzo 2015, centinaia di ong, associazioni e cittadini europei si incontreranno su Twitter per il #TTIPTuesday, l’evento on line volto a lanciare migliaia di appelli agli europarlamentari italiani che a maggio voteranno una risoluzione sull’accordo. La Campagna Stop TTIP Italia parteciperà come sempre, e invita tutti i suoi aderenti e simpatizzanti a monitorare l’account @StopTTIP_Italia, rilanciando i messaggi che passano in bacheca, o twittando dai propri profili personali frasi come quelle indicate sul sito web della campagna.

Prosegue nel frattempo l’organizzazione della giornata di mobilitazione globale del 18 aprile 2015. In occasione di questo evento, scenderanno nelle piazze italiane, europee e statunitensi le opinioni pubbliche contrarie alla svendita di servizi pubblici e conquiste sociali. Il messaggio da inviare ai negoziatori è chiaro e incontrovertibile: “Le persone e il pianeta prima dei profitti!”.

Uno slogan che ha messo d’accordo fino ad oggi oltre 1.5 milioni di europei, firmatari della petizione StopTTIP. L’invito, per chi non lo avesse ancora fatto, è quello di aderire on line o presso i tavoli dei comitati locali di tutta Italia e diffondere la raccolta di firme.

Per indicazioni sul #TTIPTuesday e gli indirizzi dei parlamentari
http://stop-ttip-italia.net/ttiptuesday/
Per firmare la petizione StopTTIP
https://stop-ttip.org/firma/
Per aggiornamenti sulla giornata di mobilitazione del 18 aprile 2015
http://stop-ttip-italia.net/18-aprile-2015-giornata-mondiale-di-mobilitazione/
 

Per seguire in tempo reale la campagna Stop TTIP Italia
Facebook https://www.facebook.com/StopTTIPItalia
Twitter @StopTTIP_Italia

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Infranta nuovamente la segretezza dei negoziati commerciali
WikiLeaks diffonde il capitolo segreto del trattato fratello del TTIP che dà potere assoluto a imprese e multinazionali a scapito dei cittadini

Grazie a WikiLeaks è di dominio pubblico il capitolo sugli investimenti del TPP, l’accordo transpacifico di libero scambio fratello del TTIP. Contiene clausole che mettono in pericolo il processo democratico e la vita dei cittadini, e saranno inserite anche nell’accordo transatlantico

E’ di pochi giorni fa la diffusione di un nuovo testo sugli investimenti da parte di WikiLeaks che riguarda i negoziati segreti dell’accordo commerciale transpacifico, un vero e proprio negoziato fratello del più conosciuto TTIP.
La data in cui è stato redatto il documento è il 20 gennaio 2015. Ma chissà quando ne saremmo venuti a conoscenza se non fosse stato per la fuga di notizie. Infatti, come si può leggere nella prima pagina, il testo doveva restare segreto per quattro anni dopo l’entrata in vigore dell’accordo TPP e, se questo non fosse andato a buon fine, per quattro anni dalla chiusura dei negoziati.

Da quanto risulta dall’esame del capitolo, il TPP contiene la clausola ISDS che Commissione Europea e Stati Uniti vogliono inserire nel TTIP, il suo “gemello” transatlantico. Grazie a questo meccanismo, le imprese straniere possono denunciare uno Stato che con i suoi provvedimenti intacca i loro profitti, anche quelli non ancora realizzati ma semplicemente attesi. L’ISDS salta a pie’ pari la giurisdizione nazionale, trascinando i governi dinanzi a corti di arbitrato internazionali dal funzionamento opaco e marcatamente a vantaggio dell’investitore privato. Sottomettendosi a questo giogo, gli Stati sperano che le multinazionali siano più invogliate a fare business sui loro territori, ma si tratta di un sistema malato, che ha l’effetto di calmierare la legislazione su materie altamente sensibili come l’ambiente, la sanità, il mercato del lavoro. La Germania è tutt’ora vittima di una causa legale intentata dal gigante energetico svedese Vattenfall, che ha chiesto 3.7 miliardi di euro di indennizzo dopo la decisione governativa di uscire dal nucleare nel 2022.

Rispetto alla clausola ISDS inserita nel NAFTA (North American Free Trade Agreement) vengono introdotte alcune lievi modifiche, come alcune concessioni sulle operazioni di ristrutturazione del debito pubblico, fino ad oggi utilizzate a mani basse dagli investitori per arricchirsi ai danni degli Stati e dei cittadini durante i periodi di crisi economica.
Per gli Stati Uniti l’inserimento dell’ISDS nell’accordo TTIP è una condizione sine qua non per la chiusura del negoziato. La Commissione europea, come ribadito dalla Commissaria al commercio Malmström, è intenzionata a fare lo stesso, con poche modifiche di facciata e promesse di una maggiore trasparenza su queste controversie tra investitori e Stati. Impegni assolutamente insufficienti che svenderebbero lo Stato di diritto ai profitti degli investitori americani.
Con questi dati in mano, la campagna Stop TTIP Italia non può che ribadire l’inaccettabilità di un accordo che include una simile bomba ad orologeria per le democrazie europee, compresa quella italiana.

Il testo si aggiunge alle precedenti pubblicazioni del team di Assange sui testi legali relativi a proprietà intellettuale (novembre 2013) e ambiente (Gennaio 2014).
Il documento, relativo agli investimenti è scaricabile dal sito http://stop-ttip-italia.net/documenti/ al paragrafo “TPP. Il cugino transpacifico del TTIP”.

Campagna Stop TTIP Italia

Contatti
http://stop-ttip-italia.net/
https://www.facebook.com/StopTTIPItalia
@StopTTIP_Italia

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