Può sembrare che contestare Quadrifoglio su questa sperimentazione voglia dire essere contrari alla raccolta differenziata. Ma non è così.
Nessuno nel 2013 può dirsi contrario alla raccolta differenziata, a meno che non voglia che si costruiscano termovalorizzatori (ma il termine inceneritori descrive meglio l’infamia che rappresentano). Di solito i favorevoli a tale soluzione lo sono solo quando è sotto casa degli altri.
Dall’inizio di febbraio 2013 è dunque partita la sperimentazione a Firenze di una nuova modalità di raccolta differenziata, già sperimentata a Le Bagnese.
Fatti incontestabili:
I vecchi cassonetti per essere svuotati erano presi con delle braccia che li agganciavano lateralmente. Ciò comportava che tra un cassonetto e l’altro ci doveva essere lo spazio per tali braccia. Inoltre, i mezzi predisposti per svuotare i cassonetti avevano le braccia solo sul lato destro, per cui potevano prelevare solo su quel lato, cosa che nelle strade a senso unico limitava le possibilità di posizionamento dei cassonetti stessi.
I nuovi cassonetti, vengono invece prelevati dall’alto, il che permette di risparmiare lo spazio tra i vari cassonetti che adesso sono attaccati l’uno all’altro (recuperando spazi per dei posteggi) e di posizionarli su ambo i lati della strada.
Considerato inoltre che la durata di vita media di un cassonetto è di 5 anni, si può considerare che non vi è nulla di scandaloso nella sostituzione.
Da qui in poi, invece si contesta fortemente la scelta di Quadrifoglio.
Cosa cambia?
Prima: 4 tipologie di cassonetti: Carta/Cartone; Campana di vetro/Imballaggi; Organico; Indifferenziato.
Adesso: 5 tipologie di cassonetti: Carta/Cartone; Campana di vetro; Imballaggi; Organico; Indifferenziato.
Ovvero è stato aggiunto un cassonetto per separare il vetro.
Non perché la separazione degli imballaggi dal vetro sia difficile (per peso specifico è facilmente separabile da plastica e metalli), ma perché il Consorzio che recupera il vetro ha “ricattato” Quadrifoglio, minacciando di ridurre il contributo per il vetro che non fosse raccolto a monte separatamente dagli imballaggi.
Inoltre sui cassonetti dell’indifferenziato è stata aggiunta una “slot machine”.
Ed è questa la scelta che maggiormente si contesta.
Perché?
Funzione dichiarata quella di verificare quanto indifferenziato produce ogni famiglia.
Per fare questo Quadrifoglio ha distribuito una chiavetta a ciascun nucleo familiare per poter usare la “slot machine”. Con la chiavetta si apre lo sportello posto sul cassonetto dell’indifferenziato, si ripone il sacchetto di max 15 litri, poi con la leva si chiude lo sportello ed il sacchetto cade nel cassonetto.
Quadrifoglio dichiara che contatterà coloro che conferiscono indifferenziato “troppo spesso” perché presume che non facciano la raccolta differenziata, ma contatterà anche coloro che conferiscono indifferenziato “non abbastanza spesso” perché presume che buttino l’indifferenziato altrove, magari negli altri cassonetti dedicati.
Il controllo è dunque solo sulla __frequenza__ e non sulla __quantità__ di indifferenziato realmente conferito.
Dunque se ad esempio ho un cane e butto via un minuscolo sacchettino con gli escrementi tutti i giorni, o semplicemente sono un maniaco dell’igiene/ordine, verrò sospettato di non fare la raccolta differenziata.
Se invece faccio una raccolta differenziata spinta, per cui butto l’indifferenziato una volta al mese potrei essere sospettato di buttarlo negli altri cassonetti vanificando il lavoro degli altri “virtuosi” cittadini.
Durante gli incontri con la cittadinanza, Quadrifoglio sottolineava il successo ottenuto a Le Bagnese:
Si faceva notare che nei piccoli Comuni la raccolta differenziata ha comunque maggiore possibilità di successo, perché tutti gli abitanti si conoscono, perché chi sgarra viene notato ed è soggetto ad una maggiore disapprovazione sociale.
Nelle grandi città dove a malapena ci si conosce tra vicini di pianerottolo, sicuramente ci sarebbe un maggior senso di impunità ed una maggiore indifferenza.
- Ci si chiede come la “slot machine” garantisca che la raccolta differenziata venga svolta correttamente?
- Come può Quadrifoglio verificare che io butti davvero il vetro nel vetro, la carta nella carta, l’organico nell’organico, il vetro nel vetro e l’indifferenziato nell’indifferenziato?
- Se viene distribuita una chiavetta a nucleo familiare, se devo buttare qualcosa e non ho la chiavetta con me? (i meno “malvagi” butteranno per terra piuttosto che nel cassonetto sbagliato.)
Quadrifoglio risponde che si basa sulla buona fede del cittadino. Ma allora se alla base della raccolta differenziata c’è la buona fede, perché spendere per un apparecchio inutile?
Infine sono state fatte le seguenti domande alle quali Quadrifoglio o non ha risposto o ha dato risposte evasive:
Quanto costa la “slot machine”?
Chi produce la “slot machine”?
(Non si nasconde il sospetto che comprare un oggetto inutile convenga a qualcuno…)
Per concludere, andate a vedere la descrizione del progetto sul sito di Quadrifoglio.
Non troverete niente se non un file .exe scaricabile (chi glielo spiega che prima di scaricare un file .exe chiunque ci pensa due volte?).
Perché non fare una pagina consultabile direttamente con tutti i dettagli e – solo dopo aver fatto questo – eventualmente aggiungere depliants .pdf scaricabili?
Tutto questo fa concludere che sulla “slot machine”
Quadrifoglio o è ingenua o è in malafede
In ogni caso si tratta di una spesa inutile, e si vorrebbe invitare la cittadinanza a manifestare in massa la propria disapprovazione in modo da evitare che la “slot machine” venga estesa a tutta Firenze.
Parallelamente l’invito è anche quello – prima ancora di darsi da fare per la raccolta differenziata – di cercare di produrre meno rifiuti possibili.
Come? Scegliendo soluzioni con minor imballaggi, scegliendo oggetti riutilizzabili piuttosto che quelli usa-e-getta che possono essere scambiati/regalati/prestati quando non servono più, ma soprattutto riducendo l’acquisto di beni superflui di cui ci sbarazza poco dopo.
Vista la crisi attuale, se non ora, quando?
di Pablo Chiacchio
25 marzo 2013
PS. Quadrifoglio dichiara che con la consegna delle chiavette sono emersi circa 400 evasori.
Ma per andare a suonare alla gente e verificare se le utenze corrispondono a chi realmente vive ad un certo indirizzo, non è necessario consegnare delle chiavette…
Se non è ingenuità e/o malafede questa…