Deroghe per piccoli produttori

Bozza (aprile 2013) legge regionale Toscana: Bozza_legge_contadina_TOSCANA

Attualmente i piccoli produttori (così come è previsto anche per le grandi imprese alimentari) devono effettuare la trasformazione dei propri prodotti in locali separati dalla propria abitazione, con arredi esclusivamente in acciaio.
Per i piccoli produttori mettersi a norma ha spesso dei costi irraggiungibili.
Questo li espone alla scelta tra produrre fuorilegge o cessare l’attività di trasformazione.

In alcune regioni (Abruzzo, Veneto e province autonome di Trento e Bolzano) sono state approvate delle normative regionali che autorizzano i piccoli produttori a trasformare i propri prodotti nella cucina di casa, a condizione che le quantità trasformate non superino certi limiti definiti, e che la vendita venga effettuata entro un certo raggio dal luogo di produzione.

La logica è quella che come cuciniamo per amici o parenti, si può presupporre che la cucina privata abbia sufficienti garanzie di igiene. Allo stesso modo se vendiamo entro un raggio di – ad esempio – 25 chilometri si può presupporre che l’acquirente conosca il produttore o possa facilmente acquisire informazioni sul suo comportamento.

Emilia Romagna, Liguria e Piemonte stanno elaborando – anche se non ancora approvate – normative simili.

Questa pagina avrebbe l’ambizione di essere un punto di appoggio per il/i gruppo/i di lavoro costituito/i da agricoltori gruppi di acquisto associazioni istituzioni… che vorranno contribuire alla predisposizione di una normativa di questo tipo anche per la Toscana.

===== Lettera di Giovanni Pandolfini e materiali di lavoro =====
Ciao ***** e ciao a tutti,
come prima cosa voglio ringraziarvi, anche a nome dei miei amici e colleghi contadini, per l’attenzione che ci dedicate e vi consiglio la lettura degli allegati la sera prima di andare a letto, dopo una giornata di lavoro… concilia!

Due righe sui documenti che vi ho allegato:
- Il primo è la base della proposta di legge nazionale (comprende anche semplificazioni di tipo fiscale):
Nella premessa è spiegato bene quali sono i principi ispiratori della campagna e inutile dirvi di che importanza sarebbe un orientamento del legislatore (finalmente) a favore di tutti i cittadini.
Unitamente alle iniziative che in tutto il paese stanno nascendo per l’accesso alla terra, queste semplificazioni renderebbero possibile l’insediarsi di nuovi contadini.
Potrebbe così fare un salto in avanti il percorso che con fatica abbiamo iniziato insieme verso la sovranità alimentare dei territori con la conseguente restituzione della nostra libertà di individui.
Ovviamente non vogliamo che non esistano le regole e riconosciamo l’importanza della salute pubblica e della prevenzione, anzi proprio per questo combattiamo contro un’agricoltura industriale, sprecona di risorse e tossica per l’ambiente (non scordiamoci che anche noi ne facciamo parte).
Un’agricoltura che crea benefici solo ai soliti gruppi di potere economico che purtroppo, con la miope complicità di chi ci rappresenta, non si pongono scrupoli e nel tentativo di arricchirsi sempre di più non esitano a calpestare i diritti di tutti gli esseri viventi esistenti su questo pianeta.
Nell’intestazione potete leggere le associazioni che hanno aderito come sostenitrici della campagna.
La proposta di legge è di due anni fa e andrebbe rivista e ampliata, comunque i principi di base sono gli stessi ed è in corso un lavoro al quale saremmo lieti di farvi partecipi direttamente.
Credo che da due anni a oggi le cose dal punto di vista dell’attenzione alle tematiche espresse in questa premessa sono cambiate enormemente. Il “mondo” dei G.A.S. e del consumo critico, quella parte di società civile che sempre di più comprende i valori di una economia solidale e rispettosa dell’ambiente la vedo in forte crescita e, complice anche la crisi economica, sempre più motivata, quindi il sostegno ad una iniziativa del genere può essere molto forte.
base_legge_contadini

- il secondo “legge Abruzzo” è gia in vigore e tratta solo (e non è poco) di misure sanitarie prevede anche l’uso della cucina familiare per la trasformazione dei prodotti agricoli, non tratta le carni.
Abruzzo-_L.R._11-6-2008_n.8

- Il terzo è il decreto già in vigore della provincia autonoma di Trento e Bolzano ed è molto aderente alla loro realtà, in ogni caso contiene delle semplificazioni non indifferenti.
Decr.Prov.Bolzano_2008

- il quarto è la proposta di legge presentata alla regione Liguria – non prevede l’uso della cucina familire, non tratta le carni ovicaprine a mio avviso è la meno efficace, e le semplificazioni sono insufficienti.
Liguria_-_allegati_alla_dgr_1286_2012

- il quinto è la proposta di legge Piemonte che prevede l’uso della cucina familiare per le trasformazioni dei prodotti agricoli. Per prima ammette la macellazione e la lavorazione delle carni ovicaprine in azienda o in un piccolo macello locale. A mio giudizio la più rispondente alla nostra realtà Toscana.
Proposta_di_legge_Regione_Piemonte

- nelle Marche, Civiltà contadina ha proposto una legge regionale come quella in Piemonte.

- In Emilia c’è una bozza di legge in fase di presentazione/elaborazione e presto avrò più dettagli.

- La regione Veneto ha in vigore un testo di semplificazione per l’agricoltura contadina ma al momento non possiedo documentazione.

Grazie ancora per l’attenzione, scrivete pure (giovannipandolfini chiocciola gmail.com) per qualsiasi chiarimento e arrivederci al prossimo intergas.

Saluti

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